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Libia e Italia

Dalla tavola di Roma: un messaggio di sostegno e la speranza di una rapida uscita dalla crisi.

E’ stata organizzata dalla Camera di Commercio ItaloLibica e da Energy Capital & Power, in collaborazione con la Camera di commercio di Roma, il Gruppo interparlamentare di amicizia Italia-Libia e con il patrocinio dell’Ice.
La tavola rotonda su energia e infrastrutture, del 23 settembre, è un punto di svolta.

Il 23 settembre a Roma si è svolta una tavola rotonda dedicata ai settori dell’energia e delle infrastrutture tra Italia e Libia, organizzata dalla Camera di Commercio Italo-Libica e Energy Capital & Power con il supporto della Camera di Commercio di Roma e il patrocinio dell’ICE. L’incontro ha rappresentato un importante momento di dialogo per rafforzare la cooperazione economica tra i due Paesi, con particolare attenzione alle opportunità di sviluppo nei settori chiave dell’energia, delle infrastrutture e dei trasporti, nonostante le difficoltà interne che la Libia sta affrontando.

Tra i principali protagonisti dell’evento, ENI ha annunciato ambiziosi piani per incrementare la produzione di gas in Libia entro la fine del 2026. Il progetto, che raggiungerà fino a 750 milioni di piedi cubi di gas al giorno, è visto come fondamentale per sostenere sia la domanda interna libica che le esportazioni verso l’Europa. Inoltre, entro il 2025, Eni prevede di potenziare ulteriormente i propri impianti offshore con l’avvio del progetto “Sabratha Compression”, che aggiungerà altri 100 milioni di piedi cubi di gas al giorno alla produzione del Paese.

Saipem, altro importante attore del settore energetico, ha celebrato i suoi 60 anni di presenza in Libia, ribadendo il proprio impegno nel collaborare con le autorità locali per sviluppare progetti innovativi, tra cui iniziative per la cattura del carbonio e lo sviluppo di giacimenti petroliferi. Anche Bonatti, presente in Libia da oltre 40 anni, ha confermato il suo ruolo strategico nel supportare la produzione di petrolio e gas, nonostante la crisi politica e la riduzione della produzione petrolifera del Paese.

Oltre al settore energetico, l’incontro ha posto l’accento sullo sviluppo delle infrastrutture. La Libia ha avviato importanti progetti per la costruzione di nuove centrali elettriche, impianti solari e il rilancio del progetto ferroviario Sirte-Bengasi, un’iniziativa del valore di 45 miliardi di dollari che collegherà le principali città portuali del Paese. Altri investimenti significativi riguardano la gestione delle risorse idriche e lo sviluppo di nuovi impianti di trattamento delle acque reflue.

Nonostante le grandi opportunità, l’instabilità politica del Paese rimane un problema critico. La crisi economica e la divisione tra i due governi rivali di Tripoli e Bengasi hanno paralizzato il settore energetico, con la produzione petrolifera ridotta del 70%. Tuttavia, i principali attori economici coinvolti nell’evento, come ENI, Saipem e Bonatti, hanno espresso fiducia nel potenziale della Libia e hanno ribadito l’importanza di investire nella stabilità e nello sviluppo a lungo termine.

L’incontro ha confermato il forte impegno dell’Italia nel supportare la Libia, sia dal punto di vista economico che diplomatico, come dimostrato dalla visita istituzionale del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Libia e dal ruolo centrale che l’Italia sta giocando nei progetti infrastrutturali e di sviluppo energetico. L’obiettivo condiviso è quello di aiutare la Libia a superare le difficoltà attuali, creando le basi per una collaborazione duratura che possa portare benefici a entrambe le nazioni e contribuire alla stabilità dell’intera area mediterranea.

Comunicato Stampa - Camera di Commercio Italo Libica

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